Massaggio Trasverso Profondo di Cyriax introduzione
Il massaggio trasverso profondo (MTP), ideato dal medico ortopedico James Cyriax, è una tecnica terapeutica ampiamente utilizzata in fisioterapia per il trattamento di problematiche tendinee, legamentose e muscolari. Questa tecnica è finalizzata alla riduzione del dolore, al miglioramento della mobilità tessutale e alla riorganizzazione funzionale delle fibre di collagene in seguito a lesioni.

Basi teoriche
Secondo Cyriax, il massaggio trasverso profondo agisce sui tessuti lesionati stimolando:
– Riassorbimento degli essudati infiammatori: favorendo il drenaggio linfatico.
– Mobilizzazione delle aderenze: migliorando l’elasticità e la funzionalità tessutale.
– Orientamento ottimale delle fibre collagene: stimolando la guarigione secondo le linee di tensione fisiologica.

Il Massaggio Trasverso Profondo va applicato nel primo o secondo giorno dopo la lesione. Va utilizzato prima che sia cominciata la formazione del tessuto di cicatrizzazione, a patto che sia graduato in modo adeguato per evitare sanguinamenti eccessivi o perturbamenti del processo di guarigione della ferita.
Il Massaggio Trasverso Profondo produce una iperemia meccanica controllata, provocando una vasodilatazione non solo cutanea, ma anche nei tessuti più profondi, dove spesso è necessario l’effetto terapeutico.
La superficie cutanea massaggiata diventa leggermente arrossata e calda, a causa della vasodilatazione e dell’aumentato flusso sanguigno. Questo facilita l’asportazione di sostanze irritanti chimiche responsabili della induzione del dolore.

Meccanismo del dolore
Il massaggio, prima di tutto, aumentando il flusso sanguigno, può anche causare una diminuzione del dolore per mezzo del trasporto di sostanze oppiacee endogene. Con il Massaggio Trasverso Profondo è stata clinicamente osservata una riduzione del dolore. Secondo la teoria del Cancello di Melzack e Wall all’interno del midollo spinale ci sono meccanismi che “aprono il cancello” ad impulsi provocati da stimoli nocicettivi, e meccanismi che “chiudono il cancello”, riducendo così l’intensità di stimoli nocicettivi. La pressione delle mani stimola i meccanocettori a bassa-soglia presenti nella cute, che riducono l’eccitabilità delle terminazioni nocicettive, tramite inibizione presinaptica, “chiudendo il cancello” al dolore.
Successivamente, l’attenuazione del dolore viene avvertita dal paziente come sensazione di intorpidimento fino alla sua completa scomparsa.
Indicazioni Terapeutiche
Il MTP è indicato nelle seguenti condizioni:
– Tendiniti acute e croniche (es. tendinite del sovraspinato, epicondilite laterale e mediale, tendinite achillea).
– Lesioni legamentose (distorsioni della caviglia, lesioni legamentose del ginocchio).
– Contratture muscolari localizzate.
– Esiti cicatriziali e fibrosi post-traumatiche.

Tecnica Applicativa
– Localizzazione precisa del punto lesionato:
Tramite palpazione clinica accurata, individuare il punto esatto della lesione, spesso riconoscibile per dolore alla palpazione e irregolarità tessutale.
– Parti del corpo utilizzate per applicare il MTP:
– Generalmente si utilizza il polpastrello del dito indice o medio sovrapposti (A,B), il pollice (E), due pollici sovrapposti (C), due mani sovrapposte (F) oppure il gomito (G).
– In zone più estese o resistenti si può utilizzare il margine laterale della mano o le nocche.

Posizionamento del paziente
– Il paziente deve essere posizionato comodamente, garantendo il rilassamento della muscolatura interessata.
– I tendini con la loro guaina sono posti in allungamento per permettere al massaggio di scollare la guaina a livello delle inserzioni tendinee.
– I ventri muscolari sono sempre posizionati in accorciamento e in rilassamento per facilitare la distensione delle fibre muscolari.
– I legamenti sono posizionati in modesta tensione per facilitare lo scorrimento dei tessuti molli che ricoprono i tessuti patologici.
Tecnica esecutiva
– Applicare una pressione diretta e profonda, trasversalmente secondo l’orientamento longitudinale delle fibre delle strutture e dei tessuti da trattare.
– Applicando la tecnica in questo modo si previene o si mobilizza la formazione di aderenze fra le singole fibre e fra le fibre e i circostanti tessuti connettivi.
– Questa mobilizzazione trasversa delle fibre associata allo stiramento longitudinale eseguito con tecniche graduate, stimola l’orientamento delle fibre all’interno del tessuto collagene e ne aumenta al resistenza alla rottura.
– Esercitare una pressione verso la profondità dei tessuti, mantenere il contatto fermo e deciso, senza scivolamento sulla pelle, utilizzando un movimento oscillatorio trasversale di ampiezza ridotta (circa 1-2 cm).

Durata e frequenza della seduta
– Ogni applicazione dovrebbe durare circa 5-10 minuti.
– Si raccomanda di ripetere la tecnica ogni 48-72 ore per consentire una corretta risposta infiammatoria e riparativa.
Esempio pratico di applicazione:
Epicondilite laterale (gomito del tennista):
– Paziente seduto, gomito leggermente flesso e appoggiato su una superficie stabile.
– Terapista applica pressione trasversale profonda sui tendini degli estensori radiali del carpo usando il polpastrello del dito indice, eseguendo movimenti oscillatori trasversali con una pressione costante.
– Monitorare costantemente la percezione del dolore del paziente per adattare la pressione.

Evidenze scientifiche
Diversi studi clinici confermano l’efficacia del MTP nella gestione delle tendinopatie croniche:
– Stasinopoulos et al. (2005) hanno rilevato una significativa riduzione del dolore nell’epicondilite laterale rispetto ad altre tecniche convenzionali.
– Loew et al. (2001) hanno dimostrato miglioramenti funzionali nella gestione della tendinite della cuffia dei rotatori dopo cicli ripetuti di MTP.
– Brukner e Khan (2012) sostengono che il MTP favorisca una migliore organizzazione delle fibre di collagene durante il processo di guarigione delle tendinopatie.
– Un ulteriore studio di Orchard et al. (2008) ha evidenziato che il massaggio trasverso profondo può accelerare il recupero funzionale in caso di tendinite achillea cronica.
– Cagnie et al. (2015) riportano che l’applicazione di MTP contribuisce significativamente alla riduzione delle aderenze tessutali post-infortunio, migliorando la qualità della cicatrizzazione e la mobilità dei tessuti.
Precauzioni e Controindicazioni
– Evitare in presenza di fratture recenti o sospette.
– Non applicare su infezioni cutanee locali o processi infiammatori acuti molto intensi.
– Prestare attenzione ai pazienti con disordini coagulativi o sotto terapia anticoagulante.
Conclusioni
Il massaggio trasverso profondo di Cyriax rappresenta una tecnica terapeutica valida ed efficace, supportata da evidenze scientifiche, se applicata correttamente e con le dovute precauzioni. Una formazione specifica e una pratica costante sono essenziali per garantire risultati ottimali nel trattamento delle patologie muscolo-scheletriche.